28 aprile 2015

Spartan Race Orte 2015 "Team S2.0" - The most important mile is always your next.

"..è la testa, è tutto nella testa, se parte da lì poi riesci a fare qualsiasi cosa, qualsiasi cosa. Ricordatelo!"


Le sfide più belle sono quelle più difficili. Sono quelle in cui si profondono tutte le forze e le energie in vista di un obiettivo concreto e quelle che portano a traguardi da conquistare giorno per giorno. La Spartan Race ha rappresentato un banco di prova importante per noi atleti della palestra Sens)Azione2.0, allenati e motivati dall'istruttore Giovanni Fino. Un test superato brillantemente sotto tutti gli aspetti da quelli organizzativi a quelli prettamente agonistici. Come membro della squadra voglio dedicarvi questo articolo, non solo per ciò che avete dimostrato, ma sopratutto per ciò che io stessa ho imparato da ognuno di voi. Posso dire con fermezza che avete rappresentato al meglio voi stessi e la squadra dimostrando, con il vostro spirito di sacrificio e la vostra ansia di risultati, di aver ancora notevoli margini di miglioramento ribadendo quei concetti di forza di volontà e determinazione che sono l'investimento migliore per le gare future. Avete aspettato mesi provando ad immaginare cosa ci attendesse e poi, il 25 Aprile ad Orte, la giornata di gara è volata via, come un refolo di vento che porta con sé quel desiderio mai appagato di mettersi alla prova, di scendere in campo per dimostrare a voi stessi che quel momento vi appartiene...ci appartiene.

Un meraviglioso lavoro di squadra è stato fatto dietro ogni ostacolo, oltre quel traguardo, perché quelle braccia al cielo sono il gesto per cui abbiamo lottato contro noi stessi, un Noi migliore. Ringrazio la mia squadra di avermi fatto vivere momenti di autentica gioia, in cui ho visto persone che non vogliono smettere di sognare, ansiose di vivere un emozione. Prima di questa esperienza, gli unici ostacoli che abbiamo affrontato lungo un percorso sono stati quelli del pregiudizio e degli equivoci, le uniche corse fatte sono state quelle appresso ad un treno perso per pochi secondi, o quelle fatte per arrivare in tempo a lavoro; insomma, tutte quelle corse che facciamo, paradossalmente, per arrivare a domani un po' meno stanchi di oggi. Ciò che ho potuto imparare da questa competizione è che il tempo non scandisce il nostro percorso. Non è il "risparmio" di minuti o persino di ore a farci sentire di aver concluso qualcosa di buono a fine giornata, bensì le persone e la nostra capacità di andare oltre a quello che raccontano gli occhi. È nell'anima che cerchi l'essenza e tante volte impari ed io ho imparato da tutti voi. Siete stati meravigliosi per passione, determinazione e volontà. Ho visto quanto sacrificio c'è stato nel vostro lavoro, sacrifici che hanno un valore doppio, voi ragazzi avete dato una duplice lezione: quella dell'agonismo e quella della forza di volontà che supera ogni barriera, cercando di dare l'impossibile per superare ogni limite. Ringrazio Giovanni che ci ha seguito e preparato per questa competizione. Un coach che non si è risparmiato e che ha dedicato tutto se stesso in questo progetto, perché oltre a credere nella valenza che ha lo sport nella vita quotidiana, ha saputo credere in Noi. Ha trasformato il nostro entusiasmo in energia proattiva, le nostre paure in voglia di metterci in gioco, le nostre ansie in fame agonistica, e anche quando eravamo noi i primi a non credere di potercela fare, lui era lì, pronto a spronarci e a farci rendere conto che con il lavoro si può raggiungere qualsiasi traguardo. Personalmente ho sempre creduto nella gente che lavora, che ci crede e che suda. Credo nelle giornate dense, negli impegni e nel costruirsi passo dopo passo. Mi piace chi si organizza e fa dei sacrifici perché crede in se stesso e in ciò che vuole essere e raggiungere. Tu, Giovanni, hai dimostrato tutto questo, sei stato l'esempio vivente di chi, nonostante le difficoltà, non ha mai smesso di investire su se stesso, nei propri obiettivi e nei propri sogni. Oltre ai miei compagni, conoscevo solo alcuni dei partecipanti alla Spartan Race, ma di tutti conosco la forza di volontà e la voglia di lasciare il segno sempre e comunque, il loro attaccamento ad un ideale di sport che sia leale e da vivere sempre, ai massimi livelli. Questa gara è stata un importante mezzo di coesione e spero possa essere solo l'inizio del solco di un percorso promosso e condiviso nel tempo. Spero nell'unione di tutti noi per la condivisione di contenuti e azioni atte a creare un gruppo ancora più numeroso per i prossimi appuntamenti Spartani, non solo per il risultato che può avere in campo agonistico, ma sopratutto per la valenza che lo sport e l'attività motoria hanno come fattore di recupero fisico e sociale.

Un grazie alla palestra Sensazione Fitness di Aprilia e a tutto il suo Staff per aver reso possibile questo meraviglioso percorso. Un grazie al nostro preparatore atletico, Giovanni Fino per averci spinto contro ogni limite per riuscire a rendere possibile l'impossibile. Un grazie alla Squadra S2.0 per aver condiviso insieme questa appassionante esperienza, grazie a Cristian La Pietra, Daniele Adamo, Alex Marangoni, Giulio Tomasi, Emmanuele Salvadei, Celestino Chierichia, Davide Garaffo, Katia Calamia, Fabiana Pellone, Sara Totaro, Stefano Viola, Irene Giusti, Luigi Romani, Gabriele Lilli, Fabio Ferrante, Francesco Paoletti, Valerio Scalfo, Andrea Puccetti, Monia Murace, Devis Carpinelli, Erika Brancalioni, .....alla prossima gara! AROOOOO Me Dress Me - Alessandra Russo


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